Strutture
LE BUONE PRATICHE RICETTIVE
“Caro signore, lavoro negli alberghi da più di trent’anni. Fino ad oggi non ho dovuto chiamare la polizia per cacciare un cane ubriaco nel cuore della notte. Nessun cane ha cercato di rifilarmi un assegno a vuoto. Mai un cane ha bruciato le coperte fumando. Non ho mai trovato un asciugamano dell’albergo nella valigia di un cane. Quindi il suo cane è BENVENUTO. Se lui garantisce, può venire anche lei!”
Questa risposta molto simpatica e significativa, non solleva sia gli ospiti che la struttura ricettiva ad osservare le seguenti – rispettive – prescrizioni per una piacevole e corretta accoglienza e convivenza con gli altri ospiti e la struttura stessa:
- – l’ospite è tenuto ad informare la presenza dell’animale al momento della prenotazione;
- – l’ospite, all’interno del complesso, deve provvedere a tenere gli animali in modo da non arrecare molestie e danni agli altri ospiti e alla struttura ricettiva;
- – gli animali non potranno sostare all’interno delle aree di uso comune salvo disposizioni differenti da parte delle direzione;
- – potranno accedere nell’attività ricettiva esclusivamente gli animali in regola con le norme previste dai regolamenti di igiene e dalla vigente normativa in materia;
- – per gli animali collocati nella camera dell’ospite, la direzione della struttura ha facoltà di richiedere un compenso o un risarcimento per eventuali danni, previo accordo tra le parti;
- – la struttura è tenuta a pubblicizzare l’eventuale ammissione degli animali, specificando quali siano gli animali accettati.